La casina (Caset) insediata nella Val Brenta faceva parte del sistema territoriale legato alle tradizionali attività silvo-pastorali che in passato caratterizzava la valle, leggibile dalle mappe catastali austriache del 1859. Il pianoro che ospita la casina presenta una “bella, straordinariamente maestosa vista sulla torre alta quasi 5000 piedi del Crozzon del Brenta”.
In passato l’edificio comprendeva anche una struttura per il ricovero del bestiame in seguito demolita. La casina conserva l’impianto originario e l’antico focolare (frogolar). Come altri edifici della Val Brenta ha permesso fino a metà del secolo scorso quella particolare forma di nomadismo pastorale di stagione comune alle popolazioni dell’arco alpino.
Un magnifico anfiteatro naturale di grandi alberi nel cuore della Val Brenta, con una spettacolare vista sul settore centrale delle Dolomiti di Brenta e il suo re: il “Crozzon di Brenta”.
Da S. Antonio di Mavignola, sulla SS239 tra Pinzolo e Madonna di Campiglio, seguire le indicazioni per la Val Brenta. Superato il “Vivaio” e l’agriturismo “Prà della Casa”, dopo alcune curve su strada sterrata bianca si parcheggia nello spiazzo antistante la sbarra di divieto d’accesso (la strada appena lasciata continua invece a destra verso il Lago di Valagola). Lasciata la macchina si inizia a camminare lungo la stessa strada bianca forestale in leggera e costante salita (il sentiero è il n. 323) immersi in uno splendido bosco di grandi larici e abeti. Dopo circa 30 min di cammino, superata la vista di una cascata sulla sinistra e attraversato il ponticello sul torrente, si arriva nella vasta piana di Malga Brenta Bassa, con la malga omonima, dalla quale godere dello spettacolo della sezione centrale delle Dolomiti di Brenta proprio di fronte a noi.
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