24/09/2013

OLD CINEMA: ALLA RICERCA DELLE SALE PERDUTE

Nato ad Arco e a Riva del Garda nel 2011 con l’adesione intellettuale di Giuseppe Tornatore, ospite l’anno scorso di una memorabile serata al Casinò municipale di Arco, Old Cinema ha il sostegno della Provincia autonoma di Trento, dei Comuni di Arco e di Riva del Garda, di Trentino Film Commission, di AMSA – l’Azienda municipale Sviluppo Arco, di Altogarda Cultura e del MAG – Museo Alto Garda.
Dopo l’avvio di venerdì 20 settembre, con l’inaugurazione della mostra «Cinema amore mio!» (nella galleria civica di Arco, sede del MAG fino all’8 ottobre) e l’incontro con il regista «indipendente» Silvano Agosti (all’ex cinema Impero di Arco, oggi sala consiliare), da venerdì 27 a domenica 29 settembre entra nel vivo «Old Cinema», prima piattaforma nazionale di documentazione e recupero dei cinema «dimenticati»: con un concentrato di proposte e di ospiti d’eccezione.
Venerdì 27 settembre, alle 21, la sala del Conservatorio di Riva del Garda accoglie un “Omaggio di Old Cinema a Francesco Rosi”. Si proietta un’intervista esclusiva al regista sulla speculazione immobiliare e la dismissione dei cinema, e, a seguire, “Le mani sulla città”, film del 1963 di Rosi con Rod Steiger, di cui la Cineteca di Roma ha appena restaurato la pellicola originale.
La giornata di sabato 28 settembre è dedicata a incontri, scambi e workshop nell’old cinema Impero di Arco. La mattina si apre uno squarcio sulle tecnologie digitali che hanno il potenziale di innovare le sale, con la presentazione della start up Myffy, partner di Old Cinema. Nel pomeriggio Old Cinema proietta una clip del suo nuovo docufilm sulle sale perdute della Sabina romana (nell’ambito di un progetto per la riapertura di un cinema degli anni Cinquanta, sostenuto dal Comune di Mentana), e fa incontrare esperienze e testimoni di cinema in fase di risveglio, come il Cinecittà di Levico, l’Airone di Roma, il Rossi di Mentana e l’Altino di Padova.
La serata appartiene invece a Pupi Avati, che alle 21, nell’old cinema Iris di Arco (1948) – il salone delle feste amato dall’imperatrice Sissi – discorre della metamorfosi delle platee e dell’industria cinematografica, per l’incontro-intervista “La fabbrica dei sogni. Quarant’anni di cinema secondo Pupi Avati”. Ad Avati Old Cinema dedica poi la proiezione de “Il cuore grande delle ragazze” (2011), film agrodolce con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti.
In chiusura, domenica 29 settembre, il regista Giuliano Montaldo incontra lo storico del cinema Morando Morandini nella sala del Conservatorio di Riva del Garda. Affiancato sul palco da Vera Pescarolo, sua moglie e sceneggiatrice, Montaldo ricostruisce la sua vocazione per il cinema di valenza sociale e l’esperienza di “officina cinematografica familiare”. Segue la proiezione in sala del suo “Sacco e Vanzetti” (1971), con Gian Maria Volonté, un film simbolo dell’impegno civile dell’eclettico regista genovese.



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