Nei servizi usciti su “La Repubblica” e su “Vanity Fair”, l’artista ha spiegato come nella scelta di recitare nel film di Ferdinando Vicentini Orgnani sia stato determinante il fatto che uno dei luoghi interessati dalle riprese sia la nostra provincia.
La scelta di Giovanna Mezzogiorno di tornare sul set dopo due anni e mezzo di assenza è dipesa anche dal Trentino. Lo ha confessato la stessa attrice romana sia in una lunga intervista concessa a La Repubblica nei giorni scorsi, sia in un servizio uscito sull’ultimo numero di Vanity Fair.
La figlia d’arte – il padre è l’attore Vittorio Mezzogiorno, mentre la madre è l’attrice Cecilia Sacchi – da agosto sarà impegnata nelle riprese di «Vinodentro» per la regia di Ferdinando Vicentini Orgnani, film che è un viaggio in Trentino tra vigneti, vini del territorio e passioni, e nel quale la Mezzogiorno interpreterà un’ex moglie capricciosa. «Rientro in punta di piedi dopo una lunga pausa – ha affermato l’attrice romana, che nel frattempo è diventata madre di due gemelli – e la storia, un bell’intreccio amoroso, una commedia non banale, m’incuriosiva anche perché riguarda una parte d’Italia, il Trentino, poco ispezionata dal punto di vista cinematografico. La trama ruota intorno al vino che unisce, è un simbolo di amore e qualità. È un bel ritratto della provincia».
Il film, una coproduzione italo-germanica promossa da Trentino Marketing e Trentino Film Commission, è liberamente ispirato al romanzo «Vino dentro» di Fabio Marcotto, mentre la sceneggiatura porta la firma del regista Vicentini Orgnani e di Heidrun Schleef, con le musiche originali del grande trombettista Paolo Fresu e la fotografia di uno straordinario interprete della cinematografia italiana, più volte nomination agli Oscar, come Dante Spinotti.
(photo by Fabio Lovino for the audiobook read by Giovanna)