28/11/2012

Itaker, quando erano gli italiani ad emigrare

Anteprima stampa a Roma, alla  Casa del Cinema di Villa Borghese, nei giorni scorsi per il film “Itaker“, opera seconda di Toni Trupia, giovane regista diplomato al centro sperimentale di Cinematografia.
Il film, che è stato girato anche in Trentino in collaborazione con Trentino Film Commission, è interpretato da Francesco Scianna, dal giovane arcense Tiziano Talarico (per la prima volta sullo schermo), da Monica Birladeanu e Nicola Nocella, e vede la partecipazione straordinaria di Michele Placido, qui in veste anche di ideatore del soggetto e sceneggiatore. Uscirà il 29 novembre distribuito dal Luce Cinecittà in alcune sale italiane.

“Itaker” è la storia del piccolo Pietro (Tiziano Tallarico), partito dal suo paese in Trentino per cercare il padre emigrato, del quale non ha più notizie da tempo. Ad accompagnarlo è Benito interpretato da Francesco Scianna, un italiano spiantato che, suo malgrado, grazie a Pietro, scoprirà cosa significa essere padre. Sullo sfondo della vicenda principale, il mondo degli emigranti italiani – da cui il titolo del film che significa “italianacci” – in Germania. 
“Peccato che questo film i festival italiani non l’hanno voluto – ha commentato durante la conferenza stampa Michele Placido -, ci hanno detto che è troppo ‘classico’, ma andrà a Berlino in un evento per ricordare i 60 anni dell’emigrazione italiana”. 
Toni Trupia, che ha tratto ispirazione dal libro di lettere di Roberto Sala, Giovanna Massariello Merzagora Radio Colonia (Utet), racconta di aver tratto dalla sua storia personale: “sono siciliano, parte della mia famiglia è andata in Belgio e ho ricordi vivissimi da ragazzo. Avevano raggiunto un certo benessere ma vivevano in un grande isolamento. La svolta per me, nella storia scritta con Placido e Leonardo Marini, è venuta quando a queste vicende si è pensato di unire la storia universale della ricerca della paternità, un tema che con l’emigrazione ha molto a che fare in termini di ossessione per le radici”. Il film racconta la storia della seconda emigrazione negli anni del boom: “Un rimosso storico – proseguono Placido e Trupia – rispetto alla prima del dopoguerra. Negli anni ’60 si partiva anche per adeguare il proprio status a quello italiano, pensando di stare via 6 mesi per comprare il frigorifero e invece si restava 4-5 anni”. Mettere insieme la produzione di Itaker e la distribuzione non è stato facile, lo spazio per questi film in sala è ridotto al minimo, come sottolineato da Roberto Cicutto di Luce Cinecittà
“Itaker”, girato in Trentino, grazie al contributo di Trentino Film Commission, e in Romania, è prodotto in collaborazione con Rai Cinema e sarà in tourneé: “Ho pensato – sono state le conclusioni di Placido – che porteremo il film nelle città, con noi presenti, un modo per sostenere quest’opera”.