Si è tenuta lo scorso 23 aprile a Roma presso la sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini la conferenza stampa di presentazione del film tv alla presenza del regista e dei protagonisti. Guido De Angelis, nel corso della conferenza, ha commentato: “I luoghi in cui questa storia è ambientata sono meravigliosi, in Italia ci sono tanti posti da scoprire e il supporto delle locali film commission lo rende possibile”. Sulla stessa linea il regista Porporati: “Sul piano artistico vi posso dire che abbiamo avuto il raro privilegio di poter girare il film esattamente nei luoghi veri degli eventi, ad eccezione dell’Everest naturalmente. Da questo punto di vista Trentino Film Commission ci ha aiutati moltissimo, perché inizialmente ero molto preoccupato per la logistica di questa produzione: spostare 60 persone a piedi nella neve portando pesanti materiali è sicuramente complicato, ma ci siamo riusciti grazie al forte sostegno del Trentino che ci ha fornito servizi e infrastrutture”.
“Non avere paura, un’amicizia con Papa Wojtyla”, è dedicato a Wojtyla e al suo rapporto con la montagna. Il film è liberamente ispirato al libro “Era santo, era uomo” di Lino Zani con Marilù Simoneschi.
Lino Zani, giovane maestro di sci e alpinista, conobbe il Papa polacco nel 1981. In quell’anno infatti la famiglia di Zani, che gestiva un rifugio alpino tra le vette dell’Adamello, riceve una visita inattesa e straordinaria: Karol Wojtyla. Insieme al Papa arriva anche un suo caro amico: il presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini. La visita, che doveva rimanere segreta per volere dei servizi di sicurezza, diviene presto un’occasione di incontro con la popolazione della montagna, che li avvolge con il proprio affetto.
La vacanza finisce. Forse finirebbe anche l’amicizia fra Lino ed il Papa, se il ragazzo non scegliesse di consegnare a Wojtyla alcune foto private, scattate sull’Adamello, invece di venderle ad un giornale di gossip che gli ha offerto centinaia di milioni di lire per poterle pubblicare. Sono normalissime foto del Papa che scia, o che si intrattiene con piccoli gruppi di fedeli, o che, solitario, medita e prega sulla vetta della montagna. Ma proprio perché così semplici e comuni, Lino sa che si tratta di immagini davvero private.
Da questo momento, il rapporto fra Lino ed il Papa diventa quasi quello fra un figlio che cerca la verità ed il padre che indica la strada.