20/03/2017

22 E 23 MARZO, NELLE SALE "IN FONDO AL BOSCO"

3.763 presenze in totale che, suddivise nei sette appuntamenti danno una media di 537 persone e di 60 spettatori per serata nelle nove sale trentine coinvolte. Un risultato ottimale, per la rassegna “Al cinema con Trentino Film Commission”, proposta in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino, soprattutto se considerato che i film proposti, ad esclusione delle travolgenti “Funne”, erano già usciti negli anni precedenti. Il pubblico ha risposto con interesse e attenzione alla selezione di film, documentari e cortometraggi girati sul nostro territorio apprezzando sia le “Funne. Le ragazze che sognavano il mare”, che titoli come “La prima neve”, “La sedia della felicità”, “La felicità è un sistema complesso”, “Il turno di notte lo fanno le stelle”, “Il colore dell’erba”, “Loro chi?”, o documentari come “L’avamposto”, “Depero. Rovereto, New York e altre storie”.

L’ultimo appuntamento è con “In fondo al bosco”, che sarà proiettato il 22 marzo a Baselga di Piné, Borgo Valsugana, Riva del Garda, Rovereto, Tesero, Tione e Trento e il 23 marzo a Coredo – Predaia, ore 21, biglietto di ingresso 4 euro. Si tratta di un thriller coinvolgente scandito da continui colpi di scena, diretto dal giovane e talentuoso Stefano Lodovichi alla sua seconda esperienza dietro alla macchina da presa; “In fondo al bosco” è stata anche la prima produzione Sky Italia destinata alle sale cinematografiche, distribuito da Notorius Pictures.

Il thriller diretto da Stefano Lodovichi, prodotto da Sky Italia in coproduzione con One More Pictures e sostenuto da Trentino FIlm Commission, è stato girato interamente in provincia, soprattutto in Val di Fassa, fra Tamion e Soraperra, nei boschi di Alba e lungo il torrente Avisio, a Pera, nonché in diversi angoli della città di Trento. Il film è interpretato da Filippo Nigro e Camilla Filippi, nonché dall’attore roveretano Giovanni Vettorazzo.

Sinossi: mentre le maschere dei Krampus sfilano per il paese, Simone, 4 anni, scompare. La verità sulla sua sparizione verrà a galla molto tempo dopo. A cinque anni dalla sua scomparsa, il piccolo Simone viene ritrovato. Suo padre Manuel, creduto fino ad allora un assassino, viene finalmente scagionato dalla piccola comunità montana in cui vive. Ma la moglie di Manuel e altri abitanti del paese cominciano a dubitare che quel bambino sia davvero Simone. Una serie di segni sempre più inquietanti ci portano a pensare che l’antica leggenda locale nasconda qualcosa di vero e che il bambino sia l’incarnazione del diavolo.

Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=oANgA3ezYto